3 dicembre: Alessandra Racca e i timidi

Alessandra Racca è una poetessa torinese con un super potere che le invidio molto. Vede la bellezza in ogni angolo di esistenza e la trasforma in poesie delicate/ironiche/ piene di vita.

Sul suo sito, Signora dei Calzini, ci sono molte sue poesie stese come sul filo della biancheria. Leggetele con la cura che meritano, poi cercate di conoscerla.

Se siete dei professori invitatela nelle vostre classi oppure andate a vedere un poetry slam o l’esibizione del coro poetico. Capire quanta vita scorre dentro le poesie.

Perché vi parlo di lei? Perché il tre dicembre del 2020 nella mia scatolina dell’avvento c’è la poesia I timidi. Eccola

Alessandra Racca, I timidi

Con certe persone
è questo guardarsi da dietro gli occhi
saettare, muoversi dentro
tacere
e in fondo dirsi.

Altre poesie dell’avvento 2020

1 dicembre: Wendell Berry
2 dicembre: Andrea Zanzotto

2 dicembre: tre Haiku di Zanzotto

La storia poetica di Andrea Zanzotto si intreccia (anche) con gli haiku. Oltre ad averne scritti alcuni di suo pugno, ha anche scritto l’introduzione a Cento Haiku. Ne ho trovati tre nella caselina del 2 dicembre. Fanno parte della raccolta sua raccolta bilingue, Haiku for a season. Eccoli

Andrea Zanzotto, Haiku for a season

Sono cresciuto tra mille
soffi di ombre
ma non lo posso dimenticare

***

Nel rosa-aprile
mi risveglio quando
nel tramonto affonda

***

Nei reticenti cieli di primavera
foglie autunnali, frammenti
di remoti futuri eventi

1 dicembre: Come essere un poeta (per mio promemoria)

Quest’anno è il nostro primo calendario dell’avvento. Io mi sono occupato del comparto dolci, C, la mia musa ispiratrice, ha curato il versante poetico. Ecco la poesia del primo dicembre

Wendell Berry, Come essere un poeta (per mio promemoria)

I

Trova un posto per sederti.
Siediti. Resta in silenzio.
Dovrai fare affidamento su
affetti, letture, conoscenze,
abilità – più di quante
tu ne abbia – ispirazione,
impegno, maturità, pazienza,
perché la pazienza congiunge il tempo
all’eternità. Dubita
del giudizio
di chi elogia i tuoi versi.

II

Respira con respiro incondizionato
l’aria non condizionata.
Lascia perdere i fili elettrici.
Comunica con lentezza. Vivi
una vita a tre dimensioni;
stai lontano dagli schermi.
Stai lontano da tutto ciò
che offusca il luogo in cui si trova.
Non esistono luoghi che non siano sacri;
soltanto luoghi sacri
e luoghi profanati.

III

Accogli quanto viene dal silenzio.
Fanne il meglio che puoi.
Con le minute parole che a poco a poco nascono
dal silenzio, come preghiere
riverberate verso chi prega,
componi una poesia che non turbi
il silenzio da cui è nata.

Wendell Berry, Come essere un poeta (per mio promemoria)

Un’altra poesia di Wendell Berry