Il quinto libro di 2666: la Parte di Arcimboldi

2666 si conclude con la biografia di Arcimboldi, lo scrittore misterioso sulle cui tracce si mettono i quattro critici.

Anticipare qualche contenuto di quest’ultima parte sarebbe davvero un delitto perché, dopo una maratona di diverse centinaia di pagine e personaggi, bisogna godersi la vita di Arcimboldi, l’autore di romanzi con una vita da romanzo come Bolaño, senza spoiler.

L’unico estratto che vi lascio da questo libro è laterale alla storia ed è la descrizione di un quadro, Il cuoco del pittore Arcimboldo, che il protagonista trova in un quaderno nascosto dentro un’isba

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Il quarto libro di 2666: la Parte dei Delitti

Se nei primi tre libri i personaggi più ricorrenti sono persone o gruppi di persone, nella Parte dei Delitti la protagonista è la città di Santa Teresa, un luogo immaginario al confine tra il Messico e gli Stati Uniti.

In realtà Santa Teresa è una Ciudad de Juàrez camuffata. Entrambe infatti sono caratterizzate da un numero impressionate di femminicidi e il libro è per la maggior parte del tempo una carrellata di donne ritrovate morte, stuprate, mutilate.

L’inizio della Parte dei Delitti

La morta fu ritrovata in un piccolo appezzamento di terreno abbandonato nel quartiere Las Flores. Indossava una maglietta bianca a maniche lunghe e una gonna gialla al ginocchio, di una taglia più grande. La scoprirono dei bambini giocando, e avvisarono i genitori. La madre di uno di loro telefonò alla polizia, che giunse sul posto nel giro di mezz’ora.[…]

Questo accadde nel 1993. Nel gennaio del 1993. Fu a partire da quella vittima che si cominciarono a contare le donne assassinate. Ma è probabile che ce ne fossero state altre. La prima fu Esperanza Gómez Saldaña e aveva tredici anni. Ma è probabile che non fosse la prima. Forse era in cima alla lista per comodità, perché fu la prima a essere assassinata nel 1993. Ma nel 1992 ne erano sicuramente morte altre. Altre che erano rimaste fuori dalla lista o che nessuno aveva mai ritrovato, sepolte in fosse comuni in mezzo al deserto o bruciate e le loro ceneri disperse nel cuore della notte, quando neppure chi le disperde sa bene dove, in che posto si trova.

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Il secondo libro di 2666: la Parte di Amalfitano

Il secondo libro di 2666 è la Parte di Amalfitano, la più breve di tutte. Anch’egli, come i quattro del libro introduttivo, è un critico letterario.

Anche lui è in preda a un’ossessione, ma non è relativa ad Arcimboldi. La sua storia è questa: dopo aver vissuto a Barcellona per diversi anni insieme alla figlia Rosa (la moglie lo ha abbandonato), decide di accettare una cattedra a Santa Teresa, in Messico.

In realtà Amalfitano compare già nel primo libro, ma è una comparsa che fa da cicerone ai critici/detective. In quella parte è significativo il suo monologo sugli intellettuali messicani, che assomiglia a qualcosa che avrebbe detto Bolaño stesso.

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il primo libro di 2666: la Parte dei Critici

2666 è diviso in cinque libri. Il primo è La parte dei critici e ha come protagonisti quattro critici letterari ossessionati da un autore tedesco misterioso: Benno Von Arcimboldi.

Il libro è suddiviso in due nuclei.

Nel primo vengono presentati i quattro protagonisti, Pelletier, Espinoza, Morini e Liz Norton, nel contesto di una lunga parodia degli ambienti accademici che si occupano di critica letteraria.

Nel secondo, tre dei quattro critici partono per Santa Teresa, una città messicana immaginaria che assomiglia in tutto per tutto a Ciudad de Juarez e dove sembra che si trovi Arcimboldi.

La ricerca è infruttuosa per i due uomini della compagnia di detective improvvisati, ovvero Pelletier ed Espinoza, che anzi è come se si deteriorassero a contatto con la città.

Liz Norton invece in Messico scopre qualcosa, che però non c’entra nulla con la letteratura.

L’incipit della Parte dei Critici, che è anche l’incipit di 2666, è la descrizione di Jean-Claude Pelletier

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Il terzo libro di 2666: la Parte di Fate

La Parte di Fate è il perno attorno a cui svolta 2666. Sei nei primi due libri (la Parte dei Critici e quella di Amalfitano) si ride molto e si fa una scorpacciata di situazioni surreali, da questo momento in poi la violenza comincia a manifestarsi con forza, mentre prima era solo sussurrata in qualche episodio.

Si continua a ridere molto, ma con un alito di tensione che ci respira alle spalle.

La trama in breve

Oscar Fate è un giornalista afroamericano che, dopo aver intervistato l’ex pantera nera Barry Seaman (che non esiste davvero), si reca a Santa Teresa per coprire un incontro di boxe tra un pugile messicano e uno statunitense. In realtà lui si occupa di cronaca politica, ma il responsabile della sezione è stato appena ammazzato.

Santa Teresa è, come al solito, un luogo folle pieno di folli. Lì Fate assiste all’incontro di boxe, ma soprattutto incontra due uomini, Chucho Flores e Charly Cruz, entrambi appassionati di film. In particolare Cruz ha una catena di noleggio di VHS. Conosce anche due ragazze: Rosa Méndez e Rosa Amalfintano, la figlia del protagonista del primo libro.

Una sera finisce a casa di Charly Cruz, in mezzo al deserto, dove guarda un film porno apocrifo di Robert Rodrìguez e si trova in una situazione davvero pericolosa.

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