Quel che resta di Midgar in Final Fantasy VII remake

1997, quinta era delle console, ovvero l’anno in cui Final Fantasy VII uscì e fece fare il balzo evolutivo alla saga di Squaresoft. L’avventura di Cloud, Tifa, Aerith e compagni, rimasta esclusiva PlayStation per vent’anni, fu nell’immediato un successo e sul lungo periodo generò un effetto tipico di molte grandi opere: un culto generazionale.

Per questo motivo è difficile valutare Final Fantasy VII e il suo remake in modo oggettivo. Credo invece che sia utile affrontare due aspetti che lo differenziano in modo significativo dai capitoli precedenti e successivi. Entrambi hanno a che fare con l’impianto narrativo del gioco e riguardano il world building e la caratterizzazione dei personaggi.

E il remake che tutti aspettavano? È stato un successo. Ha superato i 5 milioni di copie vendute in una manciata di mesi. Tuttavia, ha stravolto alcuni elementi dell’originale e si è concluso con molte nubi all’orizzonte, ma non per questo bisogna essere pessimisti.

Leggi tutto l’articolo su QDSS.it

Long Tall Sally: nose art e Little Richard in Underworld

Long Tall Sally è una canzone di Little Richard del 1957 evocata nella prima parte di Underworld. La prima parte del romanzo porta proprio il nome di questa canzone.

Il motivo è questo. Klara Sax, artista che sta ridipingendo vecchi aerei militari nel deserto, ad un tratto si sofferma su uno di essi, sulla cui fusoliera c’è il dipinto di una ragazza e il suo nome: Long Tall Sally.

È un’opera di nose art, ovvero un disegno realizzato con lo spray che permetteva agli aviatori di personalizzare la propria macchina.

Leggi tutto “Long Tall Sally: nose art e Little Richard in Underworld”

The Last Of Us Part 2, gameplay e io narrante

Sono molti ormai i libri che raccontano storie dal punto di vista di numerosi io-narranti. Questa tecnica si trova sia nei mattoni postmoderni in cui un branco di voci assale e stordisce il lettore, sia nei prodotti più commerciali. Per questo motivo il pubblico più esperto è abituato ad incontrare diversi narratori nello stesso romanzo.

Nei videogiochi è più complicato. Esistono infatti molti titoli action che puntano in prevalenza sullo sviluppo di una trama in modo classico e il gameplay, per quanto divertente, è ancillare alla storia. Metal Gear Solid, Uncharted, Red Dead Redemption II sono solo alcuni esempi di questo genere videoludico.

The Last Of Us e la ridefinizione di un canone narrativo per i videogame

Ovviamente tra i titoli action c’è The Last Of Us di Naughty Dog, che nel 2013 determinò uno nuovo standard per gli action.

La storia di The Last Of Us è semplice. In un’America devastata da un’apocalisse zombie Joel, contrabbandiere che ha perso la figlia all’inizio della pandemia, accetta di accompagnare Ellie, una bambina immune a questo fungo infetto, a Salt Lake City per fare in modo che venga creato un vaccino. Tuttavia, quando l’uomo completa la sua missione si trova davanti a un dilemma: la vita di una persona o la salvezza dell’umanità.

Leggi tutto “The Last Of Us Part 2, gameplay e io narrante”

I ragni in The Mist di Stephen King

Gli amanti dei ragni, probabilmente cresciuti a pane e Aragog, non hanno mai visto Aracnofobia quand’erano piccoli oppure non hanno mai letto The Mist di Stephen King (ed. Pickwick).

In particolare nel “racconto” dello scrittore americano, uscito per la prima volta in una raccolta chiamata Scheletri ma ora è anche venduto a parte, c’è una scena che mette i brividi.

Per chi non conoscesse il soggetto di The Mist: un giorno una coltre di nebbia ricopre interamente una cittadina statunitense. Al suo interno ci sono mostri di vario tipo che uccidono chiunque si trovi in uno spazio aperto. Il protagonista rimane incastrato dentro un supermercato insieme al figlio e altre persone e, ad un certo punto, decide di provare a raggiungere la farmacia dall’altra parte del parcheggio.

Inutile dire che non è una buona idea, come potete leggere in questo estratto dal libro

P.s.: Stephen King non solo è un autore geniale, ma ci fa anche capire che le parole scritte riescono ancora a prendere a schiaffi l’audio-visivo quando si impegnano. Al fondo trovate il pezzo di film corrispondente alla lettura.

Leggi tutto “I ragni in The Mist di Stephen King”

2 film di James Incandenza in Infinite Jest

James Orin Incandenza (JOI, lol) è tante cose. Oltre il padre di Orin, Hal e Mario è anche uno scienziato, il fondatore di un’accademia di tennis e un regista. I suoi film sono molto importanti per la storia, il particolare l’ultimo, Infinite Jest V. Wallace dedica addirittura la lunghissima nota 24 alla sua filmografia.

Nel romanzo, i soggetti di alcuni film di James Incandenza vengono presentati durante la storia, spesso quando il figlio Hal è “in scena”. Sono divertentissimi da leggere. Inoltre, queste idee geniali potrebbero/dovrebbero addirittura diventare film, secondo me.

Ve ne propongo due: La Medusa contro l’Odalisca e Lo Scherzo

Leggi tutto “2 film di James Incandenza in Infinite Jest”