Terrance Hayes, Lighthead

Terrance Hayes, Lighthead

Lighthead scrive una guida alla galassia/Lighthead’s Guide to the Galaxy è una poesia di Terrance Hayes, la prima di una raccolta che ha vinto il National Book Award nel 2010. Nonostante ciò, nessuna delle sue poesie è stata pubblicata in Italiano. I primi testi tradotti arrivano grazie a Nuova Poesia Americana di Black Coffee.

La raccolta è curata da John Freeman, che dirige l’omonima rivista, e l’epidemiologo Damiano Abeni.

Signori e signore, spettri e bambini di questo Stato,

mi trovo qui perché non sono mai riuscito a comprendere il Tempo.

Quest’ora, ad esempio, sarebbe come tutte le altre

se non fosse per la pioggia che filtra dal tetto.

Meglio non sia troppo esplicito. La mia notte è negligente

con se stessa, problematica come una donna senza reggiseno

d’inverno. Credo che tutto sia metafora del sesso.

Fare l’amore mima l’atto dell’andarsene, luce di luna

sgoccia dalle foglie. Puoi passare tutta la vita

a non fare altro che prepararti per la vita e a pensare:

«Tutto qui?». Quindi, mi trovo qui dove i poeti vengono

a bere un veleno forte e oscuro con minuscole schegge di ghiaccio,

qualcosa che sciolga la mia lingua da primate e le sue sillabe

di sfacelo. So che tutte le parole derivano da parole preesistenti

e si suddividono finché i nostri pronunciamenti non sviluppano un io.

Il cagnolino che abbia contro il buio ha da dire la sua

su come viviamo noi. Invece io vorrei ordinare quello che mio papà

chiama «cambero». Lui dice «discreto» e intende la strada

appena fuori dal campo visivo. Non ciò che vedi, ma ciò che percepisci:

quella è poesia. Non il rumore, ma il suo ritmo; un ordine

di disordini; ti mangerò per vivere: quella è poesia.

Vorrei emanare luce come una donna incinta dalla pelle bruna.

Vorrei saper piangere come il mio professore mentre ci leggeva

il soliloquio del sì di Molly Bloom. Quando bacio mia moglie,

a volte sento il sapore del suo riserbo. Ma lasciamo perdere.

Forse l’unico scopo dell’Arte è preservare il sé.

A volte faccio un videogioco in cui la mia navicella primitiva spara

a un’astronave aliena il cui obiettivo è la distruzione

della Terra. Altre volte mi innamoro di una parola

come cupezza. O luce lunare che ravviva rami nudi.

Ogni specie ha una sua idea di vuoto, eppure

i fiori non smettono di sbocciare. Porto con me il sussulto

che senti quando la bocca collassa, la saggezza

delle scimmie. Chiedete a un bicchiere d’acqua perché ha compassione

della pioggia. Chiedete al lunatico cane di casa perché sopporta il guinzaglio.

Fratelli e sorelle, quando trascorrete le notti fuori

come balconi, è possibile che precipitiate nel vostro stesso sonno.

Terrence Hayes, Lighthead scrive una guida alla galassia, in Nuova Poesia Americana (pp. 72-73).

Terrence Hayes legge Lighthead (ovviamente in inglese)

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