Infinite Jest: Ken Erdedy

Infinite Jest: Ken Erdedy

Ken Erdedy è uno dei miei personaggi preferiti di Infinite Jest. È solo una comparsa, insieme a molti altri. Anzi, si tratta del primo personaggio secondario che ho incontrato, il primo collegato al centro di riabilitazione Ennet House.

Ken Erdedy è uno dei tanti personaggi secondari di Infinite Jest che viene caratterizzato come un protagonista

La cosa divertente relativa ad Erdedy è che dopo essere apparso nel secondo capitolo del libro scompare per duecento pagine. E il suo ruolo nella storia è pressoché nullo. Non è però l’unico: decine di altre comparse subiscono lo stesso destino in Infinite Jest.

Non avevo mai letto un’opera in cui personaggi secondari irrilevanti per la trama fossero così profondi e introspettivi. In altri libri, questi sono trattati quasi come elementi d’arredo o paesaggi: esistono solo perché il mondo non può essere vuoto. Invece Ken Erdedy ( e molti altri) riesce a scavarti nel profondo, perché è uno dei tanti “umani inesistenti” di Infinite Jest, che si misurano con il fallimento, il dolore, la depressione, le aspettative degli altri. Molti di loro sembrano più complessi delle persone vere.

Ken Erdedy è dipendente dalla Marijuana e dalle opinioni degli altri

Ho incontrato Ken Erdedy per la prima volta nel suo appartamento, mentre stava aspettando una spacciatrice, quasi in preda a una crisi d’astinenza da Marijuana. Era ossessionato da cosa gli altri spacciatori potessero pensare di lui

Doveva essere qualcuno di assolutamente nuovo, perché ogni volta che comprava la roba da qualcuno sapeva che quella doveva essere l’ultima volta, e così chiedeva un favore personale allo spacciatore, lo pregava di non trovargliela mai, mai più. E dopo che aveva parlato così a qualcuno, non poteva tornare a chiedergliela, perché era un tipo orgoglioso, e anche gentile, e non voleva mettere nessuno in quel tipo di situazione contraddittoria.

Alcuni estratti di Infinite Jest in cui compare Ken Erdedy

L’ho ritrovato molte pagine dopo in una clinica di riabilitazione, senza sapere come ci sia arrivato. Da quel momento in poi compare una manciata di volte ed è sempre memorabile. Inutilmente divertente.

Ho selezionato per voi una parte della sua “entrata in scena”, una sua descrizione da parte di Don Gately e una scena esilarante in cui si parla di abbracci.
Smetto di blaterare. Buona lettura o buon download

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