Dicevamo, poesie che mi hanno “regalato” molto tempo fa (Natale 2020) e che non avevo ancora pubblicato perché mi sono mancati, nell’ordine: la vocazione e il tempo.
Mi sembra che parlino tutte di come esistere al di fuori dell’intenzionalità dei nostri obiettivi, ovvero una delle cose più difficili che mi capiti di fare. In particolare, Io guardo spesso il cielo potrebbe essere un buon esercizio. Peccato che ci siano giorni (settimane?) in cui tra l’alba e il tramonto si alternino a mia insaputa.
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